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Gruppo Pompidou

Il Gruppo di cooperazione in materia di lotta contro l’abuso ed il traffico illecito di stupefacenti (Gruppo Pompidou) è un organismo intergovernativo fondato nel 1971 su iniziativa dell’allora Presidente della Repubblica francese Georges Pompidou. Attualmente, l’Italia ha assunto per la prima volta la Presidenza del gruppo.

Inizialmente, questo forum informale riuniva sette Stati europei – Francia, Belgio, Germania, Italia, Lussemburgo, Paesi Bassi, Regno Unito – accomunati dal volere condividere le loro esperienze per la lotta contro l’abuso di droga e traffico illecito di stupefacenti. La cooperazione si è progressivamente estesa ad altri paesi. Nel 1980, il Gruppo Pompidou è stato integrato in un Accordo Parziale del Consiglio d’Europa. Oggi riunisce 41 Stati membri, mentre il Messico ha lo statuto di osservatore. La cooperazione tecnica si estende anche a Paesi europei non membri del Gruppo (Albania, Lettonia, Ucraina). Inoltre, alcuni Paesi non membri (Canada, Stati Uniti e Santa Sede) sono invitati a partecipare a determinate attività, mentre l’Unione Europea è associata ai lavori. Dal 2006, il Gruppo sta inoltre sviluppando la cooperazione tra e con i Paesi del bacino Mediterraneo (Algeria, Tunisia, Libano, Egitto e Giordania).

La missione principale del Gruppo Pompidou è di contribuire all’elaborazione di politiche nazionali multidisciplinari, innovative ed efficaci per la lotta alle dipendenze. Esso mira a creare un collegamento tra politica, pratica e punti di vista scientifici, concentrandosi soprattutto sull’applicazione a livello locale dei programmi contro la droga.

Il Gruppo Pompidou rappresenta un forum multidisciplinare a livello europeo, che consente ai responsabili politici, ai professionisti e ai ricercatori di scambiare idee e informazioni sui vari problemi risultanti dall’abuso e dal traffico illecito di stupefacenti.
Inoltre, il Gruppo Pompidou persegue una funzione di collegamento (“bridging role”) tra i Paesi membri e non dell’Unione Europea, cosi come con i Paesi vicini della regione mediterranea.

Il Gruppo Pompidou ha la seguente struttura:

La Conferenza dei Ministri – è l’autorità politica del Gruppo Pompidou, che riunisce ogni quattro anni i Ministri responsabili per le politiche sulle droghe, definisce le linee strategiche, adotta il programma di lavoro del Gruppo;
I corrispondenti permanenti – designati dagli Stati Membri per seguire le attività del Gruppo e elaborare il programma di lavoro;
I gruppi di esperti ad hoc – essi apportano le loro competenze interdisciplinari su temi e argomenti specifici.
Le attività del programma di lavoro sono strutturate in sei piattaforme: prevenzione, trattamento, giustizia penale, ricerca, etica, aeroporti.

RETE MEDNET

La Rete Mediterranea MedNET di cooperazione sulle droghe e sulle dipendenze (compresi alcool e tabacco) è stata avviata alla fine del 2006 per un periodo sperimentale di un anno (2006-2007) e confermata a seguito del riconoscimento della sua validità dovuta in particolare alla flessibilità di funzionamento.
L’obiettivo di MedNET è quello di migliorare la qualità dell’attuazione delle politiche in materia di droga in tutti i Paesi partecipanti mettendo l’accento su una migliore sensibilizzazione dei fattori culturali sulle politiche d’intervento, attraverso la promozione della cooperazione, lo scambio ed il trasferimento reciproco di conoscenze tra i Paesi del bacino del Mediterraneo ed i Paesi europei donatori membri del Gruppo Pompidou (Scambio Nord-Sud e Sud-Nord), ma anche tra gli stessi Paesi del bacino del Mediterraneo (Scambio Sud-Sud).
I Paesi partecipanti sono 11 membri del Gruppo (Cipro, Croazia, Francia, Grecia, Italia, Malta, Marocco, Portogallo, Slovenia, Svizzera, Turchia) e 7 non-membri (Algeria, Egitto, Giordania, Libano, Palestina*, Spagna, Tunisia).

La rete è alimentata da contributi volontari. In particolare, l’Italia (Dipartimento Politiche antidroga) nel 2015 ha finanziato l’organizzazione di tre tavole rotonde, rispettivamente in Marocco, Tunisia ed Egitto.

*Questa designazione non va interpretata come un riconoscimento dello Stato della Palestina ed è scevra di pregiudizio alle posizioni degli Stati membri dell Consiglio d’Europa sulla questione.