La Commissione europea per la Democrazia attraverso il Diritto, nota come Commissione di Venezia, dal nome della città in cui si riunisce, è un Accordo Parziale Allargato del Consiglio d’Europa istituito nel 1990 su iniziativa italiana.
La Commissione di Venezia é l’organismo del CdE che assiste gli Stati nel consolidamento e rafforzamento delle istituzioni democratiche. Concepita inizialmente come strumento d’ingegneria costituzionale di emergenza, in un contesto di transizione democratica, la Commissione ha visto la propria attività evolvere progressivamente sino a diventare un’istanza di riflessione giuridica indipendente, internazionalmente riconosciuta.
La Commissione contribuisce in modo significativo alla diffusione del patrimonio costituzionale europeo, che si basa sui valori giuridici fondamentali del continente, e garantisce agli Stati un “sostegno costituzionale”. Inoltre, la Commissione di Venezia, elaborando norme e consigli in materia costituzionale, svolge un ruolo essenziale nella gestione e prevenzione dei conflitti.
La Commissione di Venezia è composta da esperti indipendenti di fama internazionale per la loro esperienza nelle istituzioni democratiche o per il loro contributo allo sviluppo del diritto e della scienza politica. I membri sono professori universitari, di diritto costituzionale o di diritto internazionale, giudici di corti supreme o costituzionali, e alcuni membri di parlamenti nazionali. Essi sono designati, per quattro anni, dagli Stati membri della Commissione ma agiscono in piena autonomia e indipendenza. L’attuale Presidente della Commissione è Claire Bazy-Malaurie. Precedentemente, l’italiano Gianni Buquicchio ha ricoperto il ruolo.
Il lavoro della Commissione europea per la Democrazia attraverso il Diritto si articola intorno ai tre principi chiave del patrimonio costituzionale europeo: la democrazia, i diritti umani e lo Stato di diritto, principi alla base di tutte le attività del Consiglio d’Europa. Questi principi si concretizzano nei quattro settori chiave dell’attività della Commissione: assistenza costituzionale; elezioni, referendum e partiti politici; cooperazione con le corti costituzionali e gli ombudsman; studi, rapporti e seminari transnazionali.
Tutti gli Stati membri del Consiglio d’Europa hanno aderito alla Commissione di Venezia. Inoltre, il Kirghizistan è diventato membro nel 2004; il Cile nel 2005; la Repubblica di Corea e il Montenegro nel 2006; il Marocco e l’Algeria nel 2007; Israele nel 2008, Peru e Brasile nel 2009, la Tunisia e Messico nel 2010; in anni più recenti hanno aderito il Kazakistan (2012), gli Stati Uniti d’America (2013), il Kosovo (2014) e da ultimo il Costa Rica (2016). Queste nuove adesioni hanno portato a 61 il numero degli Stati membri della Commissione. La Bielorussia partecipa in qualità di membro associato. Gli Stati che godono di uno status di osservatore presso la Commissione sono: Argentina, Canada, Santa Sede, Giappone e Uruguay. Il Sudafrica e l’Autorità Nazionale Palestinese hanno uno speciale status di cooperazione, simile allo status di osservatore.