Il Congresso dei Poteri Locali e Regionali (CPLRE) è un’assemblea politica paneuropea composta da 648 membri che rivestono cariche elettive (consiglieri regionali o comunali, sindaci o presidenti di regioni) rappresentanti di più di 200.000 collettività dei 47 Stati membri del CdE. La delegazione italiana conta 18 rappresentanti, con un pari numero di supplenti. Il ruolo del CPLRE è quello di promuovere la democrazia a livello locale e regionale, migliorare la governance locale e regionale nonché rafforzare l’autonomia delle autorità locali. Il CPLRE incoraggia i processi di decentramento e di regionalizzazione, nonché la cooperazione transfrontaliera tra città e regioni.
Il Congresso verifica in particolare l’applicazione dei principi enunciati nella Carta Europea delle Autonomie Locali, effettuando visite di monitoraggio periodiche in tutti gli Stati membri al termine delle quali elabora raccomandazioni o risoluzioni volte a migliorare la governance delle collettività territoriali. Tale attività di monitoraggio costituisce una solida base per stabilire un dialogo politico costruttivo con i governi degli Stati membri. Attraverso il suo lavoro, il Congresso incoraggia gli Stati membri a tener conto della dimensione locale e regionale ed a coinvolgere le autorità locali e regionali nella elaborazione delle decisioni politiche. Esso inoltre veglia al rispetto del principio di sussidiarietà che garantisce il trasferimento di alcune responsabilità e risorse finanziarie dal potere centrale agli enti locali e regionali. Numerose riforme legislative sono state predisposte dagli Stati membri sulla base dei risultati dei rapporti di monitoraggio del Congresso.
Il Congresso monitora costantemente le elezioni locali e regionali svolte nei 47 Stati membri durante l’intera durata del processo elettorale. Il ruolo svolto dai membri del Congresso in qualità di osservatori degli scrutini locali contribuisce a fornire legittimità e credibilità al processo elettorale. I rapporti redatti al termine delle attività di osservazione offrono l’occasione di valutare non solo le operazioni di scrutinio, alla luce dello specifico contesto politico e sociale, ma anche le condizioni legali e l’organizzazione del voto e gli avvenimenti osservati nei giorni delle elezioni e nei giorni successivi.
Dalla sua istituzione, il Congresso ha contribuito all’elaborazione di una serie di trattati internazionali, tra cui la già citata Carta Europea delle Autonomie Locali, diventata il punto di riferimento internazionale nel settore, che stabilisce norme europee comuni per tutelare i diritti delle collettività territoriali. Gli Stati europei che hanno ratificato la Carta sono tenuti a rispettare una serie di condizioni, di principi e di pratiche in questo settore. Aperta alla firma nel 1985 ed entrata in vigore nel 1988, essa è stata ratificata ad oggi da tutti e 47 gli Stati membri. L’Italia ha ratificato la Carta in data 11 maggio 1990; la stessa è entrata in vigore nel Paese l’1 settembre 1990. Altri strumenti giuridici di riferimento del Congresso sono: la Convenzione Quadro sulla Cooperazione Transfrontaliera delle Collettività o Autorità Territoriali (1980), la Convenzione sulla Partecipazione degli Stranieri alla Vita Pubblica a Livello Locale (1992), la Carta delle Lingue Regionali o Minoritarie (1992), il Codice Europeo di Condotta per l’Integrità Politica degli Eletti Locali e Regionali (1999), la Convenzione Europea sul Paesaggio (2000), la nuova Carta Europea sulla Partecipazione dei Giovani alla Vita Locale e Regionale (2003), la Carta urbana II: Manifesto per una nuova urbanità (2008), il Quadro di riferimento per la democrazia regionale (2009).
Il Congresso incoraggia anche la creazione di associazioni democratiche locali e regionali. Il ruolo di queste associazioni è quello di difendere, a livello nazionale, gli interessi di tutte le autorità locali, e di incoraggiare lo sviluppo di una cultura di collaborazione tra autorità locali e centrali. Esso supporta anche lo sviluppo della Rete delle associazioni degli enti locali nel Sud – Est dell’Europa (NALAS) e l’introduzione della formazione attraverso la rete conosciuto come ENTO – la Rete Europea degli Istituti di Formazione per Enti Locali e Regionali, le Associazioni Europee delle Autorità Locali, l’Associazione Europea per la Democrazia Locale (ALDA). ALDA è stata istituita nel 1999 su iniziativa del Congresso per coordinare e sostenere la rete delle Agenzie della Democrazia Locale (ADL), istituite all’inizio degli anni ’90 per promuovere i diritti umani e la democrazia, la cooperazione transfrontaliera, il dialogo interculturale e lo sviluppo locale nel sud-est d’Europa e nel Caucaso meridionale.
Infine, il Congresso sostiene la cooperazione transfrontaliera e territoriale tra i 47 Stati membri, attraverso la creazione di Euroregioni, che coinvolgono collettività di Stati membri e non dell’Unione Europea. Queste Euroregioni consentono di rafforzare legami politici ed economici tra autorità nazionali, regionali e locali degli Stati membri dell’UE, dei Paesi candidati all’adesione e degli altri Paesi europei membri del Consiglio d’Europa. Fino ad oggi sono state create le Euroregioni Adriatica e quelle del Mar Nero, rispettivamente nel 2006 e nel 2008.