L’Assemblea Parlamentare del Consiglio d’Europa (APCE) è l’organo deliberativo e la forza trainante del Consiglio d’Europa.
Si compone di un certo numero di rappresentanti di ciascuno Stato membro ed il suo Presidente (attualmente il greco Theodoros Rousopoulos) è eletto annualmente tra i suoi membri per un massimo di tre sessioni.
Mentre al Comitato dei Ministri ogni Stato membro dispone di un voto, in Assemblea Parlamentare è il peso demografico del Paese a determinare il numero dei rappresentanti e quindi voti attribuiti. Dato il numero pari di rappresentanti e supplenti, l’Assemblea conta un totale di 648 membri, più 18 osservatori. La delegazione italiana include 18 membri e un pari numero di supplenti. La composizione politica di ciascuna delegazione nazionale deve essere rappresentativa delle varie correnti politiche presenti all’interno del Parlamento nazionale. È inoltre richiesto che le delegazioni nazionali comprendano una percentuale di membri del sesso meno rappresentato almeno uguale a quella del proprio parlamento.
Per agevolare il processo di adesione dei Paesi dell’Europa centrale ed orientale, l’Assemblea ha definito nel 1989 lo status di invitato speciale, esteso a tutte le assemblee legislative nazionali degli Stati europei e non, che hanno ratificato o aderito all’Atto finale di Helsinki.
L’Assemblea Nazionale della Bielorussia ha ottenuto tale status il 16 settembre 1992, status sospeso il 13 gennaio 1997 su decisione dell’Ufficio di Presidenza.
All’interno dell’Assemblea e delle sue commissioni, gli invitati speciali godono di vari diritti, ad eccezione del diritto di voto attivo e passivo.
L’Assemblea può, su raccomandazione dell’Ufficio di Presidenza, concedere lo statuts di osservatore ai Parlamenti nazionali degli Stati non membri del Consiglio d’Europa che soddisfino i requisiti del paragrafo 1 della Risoluzione statutaria (93)26 del Comitato dei Ministri sullo status di osservatore.
L’Assemblea fissa il numero dei membri delle delegazioni dei Paesi osservatori. I Parlamenti interessati non sono tenuti a presentare le credenziali al Presidente dell’Assemblea, ma devono sforzarsi di nominare delegazioni che riflettano le varie correnti di opinione presenti al loro interno. I membri di queste delegazioni siedono in Assemblea senza diritto di voto ed hanno il diritto a prendere la parola solo su autorizzazione del Presidente dell’Assemblea. Essi possono partecipare alle riunioni delle Commissioni, come stabilito all’articolo 47.5.
L’Assemblea Parlamentare comprende una serie di strutture interne:
• La formazione dei gruppi politici è stata incoraggiata allo scopo di far emergere una prospettiva europea e non nazionale. Attualmente, l’Assemblea conta cinque gruppi politici: il Gruppo socialista (SOC), il Partito Popolare europeo (PPE), l’Alleanza dei Democratici e dei Liberali per l’Europa (ALDE), il Gruppo della Sinistra Unitaria Europea (GUE) e il Partito dei Conservatori Europei (CE). Questi gruppi devono impegnarsi a perseguire i valori promossi dal Consiglio d’Europa, ed in particolare il pluralismo politico, i diritti umani e lo Stato di diritto. Il Presidente dell’Assemblea ed i Presidenti dei gruppi politici formano la Commissione dei Presidenti.
• L’Ufficio di Presidenza dell’Assemblea è composto dal Presidente e da venti Vice Presidenti, dai Presidenti dei gruppi politici o dai loro delegati ed i Presidenti delle Commissioni. In generale, i Paesi più grandi hanno un seggio permanente in seno all’Ufficio di Presidenza, mentre i Paesi più piccoli siedono a rotazione. L’Ufficio di Presidenza ha molteplici funzioni: la preparazione dell’ordine del giorno dell’Assemblea, il rinvio dei documenti alle commissioni, il coordinamento delle attività, i negoziati con le altre Organizzazioni Internazionali.
• La Commissione permanente comprende l’Ufficio di Presidenza ed i Presidenti delle delegazioni nazionali. Si riunisce di norma almeno due volte l’anno e la sua missione principale è quella di agire in nome dell’Assemblea Parlamentare quando essa non è in seduta.
• Il Comitato misto è il forum incaricato del coordinamento delle attività tra il Comitato dei Ministri e l’Assemblea e del mantenimento dei buoni rapporti tra i due organi. E’ composto da un rappresentante di ogni Governo membro e da un ugual numero di rappresentanti dell’Assemblea (i membri dell’Ufficio di Presidenza ed un rappresentante di ciascuna delegazione parlamentare degli Stati membri non rappresentati all’Ufficio di Presidenza).
• La maggior parte delle relazioni esaminate in seduta plenaria o dalla Commissione Permanente sono preparate da una Commissione specializzata. Le nove Commissioni dell’Assemblea sono le seguenti:
Commissione per gli Affari Politici e la Democrazia (87 seggi);
Commissione per gli Affari Giuridici e i Diritti Umani (81 seggi);
Commissione Affari Sociali, Salute e Sviluppo Sostenibile (81 seggi);
Commissione Migrazioni, Rifugiati e Sfollati (81 seggi);
Commissione Cultura, Scienza, Istruzione e Media (81 seggi);
Commissione per le Pari Opportunità e la Non Discriminazione (81 seggi);
Commissione sul Rispetto degli Obblighi e Impegni degli Stati membri (Commissione di Monitoraggio – 93 seggi);
Commissione per il Regolamento, le Immunità e gli Affari Istituzionali (38 seggi);
Commissione sull’elezione dei giudici della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo.
• Tutte le commissioni (ad eccezione della Commissione per il Rispetto degli Obblighi e degli Impegni da parte degli Stati membri) hanno un numero uguale di supplenti della stessa nazionalità, i quali godono degli stessi diritti dei titolari ma non possono assumere la Presidenza della commissione. Le candidature a membro di una Commissione sono proposte dalle delegazioni nazionali e ratificate dall’Assemblea Parlamentare. Inoltre, la maggior parte delle Commissioni ha sottocommissioni su argomenti specifici e può istituire Commissioni ad hoc per specifiche attività.
Anche se le Commissioni si occupano principalmente dei rapporti, hanno piena libertà di esaminare qualsiasi questione di loro competenza: in merito a tematiche specifiche, le commissioni organizzano seminari, colloqui e conferenze, i cui risultati vengono poi utilizzati per preparare i rapporti presentati all’Assemblea. Le Commissioni si riuniscono sia a Strasburgo che a Parigi, talvolta a Bruxelles – quando si prevede una riunione congiunta con un organo del Parlamento europeo – o a Budapest presso il Centro Europeo della Gioventù.
Le sessioni dell’Assemblea Parlamentare sono divise in quattro parti, ciascuna della durata di circa una settimana, e si svolgono a fine gennaio, fine aprile, fine giugno e inizio ottobre.
Le lingue ufficiali sono l’inglese ed il francese. Nel corso delle riunioni plenarie l’italiano, il tedesco ed il russo sono utilizzate come lingue di lavoro supplementari.
Solo i membri regolarmente nominati dalla delegazione nazionale e che hanno firmato il registro per le presenze durante la seduta sono ammessi a votare. Normalmente l’Assemblea vota utilizzando un sistema elettronico di voto. In caso di designazioni, si procede alla votazione a scrutinio segreto. La maggioranza dei due terzi è necessaria per questioni quali un progetto di raccomandazione o di parere al Comitato dei Ministri o l’adozione della procedura d’urgenza. Per un progetto di risoluzione o decisioni di altro tipo, si richiede la maggioranza dei voti espressi.
Se l’elezione del Presidente e dei Vice Presidenti rientra tra le normali prerogative, l’Assemblea Parlamentare provvede anche alle seguenti elezioni: Segretario Generale, Vice Segretario Generale del Consiglio d’Europa e Segretario Generale dell’Assemblea (eletto a scrutinio segreto con un mandato di cinque anni); giudici della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo; Commissario per i Diritti Umani.
I membri del Comitato per la prevenzione della tortura e delle pene o trattamenti inumani o degradanti (CPT) sono eletti dal Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa su una lista di tre nomi redatta dall’Ufficio di Presidenza dell’Assemblea.
L’Assemblea adotta tre tipi di testi: raccomandazioni, risoluzioni e pareri.
• Le raccomandazioni includono quelle indirizzate al Comitato dei Ministri, la cui attuazione è di competenza dei governi.
• Le risoluzioni riflettono le decisioni dell’Assemblea su questioni di sua competenza o l’espressione di opinioni che impegnano la sua propria responsabilità.
• I pareri sono per lo più formulati dall’Assemblea su questioni che gli sono assegnate dal Comitato dei Ministri, come ad esempio l’adesione di nuovi membri del Consiglio d’Europa o progetti di convenzioni.