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Commissario per i Diritti Umani

Il Commissario per i Diritti Umani del Consiglio d’Europa è un’ istituzione indipendente volta a promuovere la sensibilizzazione e il rispetto dei diritti umani nei 47 Stati membri del Consiglio d’Europa. Si tratta di un organo istituito il 7 maggio 1999 con una risoluzione del Comitato dei Ministri, seguito della decisione adottata dai Capi di Stato e di Governo del Consiglio d’Europa, riuniti in occasione del Secondo Vertice di Strasburgo del 1997.

Gli obiettivi principali del Commissario, enunciati nella Risoluzione 50/99, sono: la promozione dell’educazione, della sensibilizzazione e del rispetto dei diritti umani negli Stati membri del Consiglio d’Europa; il contributo al pieno ed effettivo godimento dei diritti umani; l’individuazione di eventuali carenze nel diritto e nella prassi in materia di diritti umani; l’agevolazione del lavoro dei mediatori e delle altre strutture nazionali per i diritti umani; la facilitazione delle comunicazioni e dell’informazione in materia di diritti umani nelle varie regioni. Il Commissario è un’istituzione senza poteri giurisdizionali; tuttavia, sebbene non possa esaminare ricorsi individuali, può trarre conclusioni e intraprendere ulteriori iniziative sulla base di informazioni ottenute nell’ambito di violazioni dei diritti umani subite dai singoli individui.

Le attività del Commissario per i Diritti Umani possono essere divise in tre ambiti specifici:

Dialogo con i governi e visite istituzionali: il Commissario mantiene un canale di comunicazione permanente con gli Stati membri del Consiglio d’Europa, al fine di ottenere una valutazione completa sulla situazione locale dei diritti umani. Le ricorrenti missioni intraprese negli Stati membri comprendono incontri con rappresentanti delle istituzioni locali e con i principali rappresentanti della società civile. Al termine di queste visite, sono elaborati dei rapporti sulle tematiche relative ai diritti umani, nei quali si trovano raccomandazioni dettagliate in merito. Successivamente, tali rapporti sono presentati al Comitato dei Ministri ed all’Assemblea Parlamentare del Consiglio d’Europa, per poi essere resi pubblici e diffusi. Dopo alcuni anni viene svolta una seconda visita, durante la quale il Commissario verifica i progressi compiuti dallo Stato nell’adempimento delle raccomandazioni, e redige un rapporto complementare. Il Commissario, infine, può effettuare visite di contatto allo scopo di rafforzare le relazioni con le autorità locali, senza dover redigere alcun rapporto al riguardo.

Raccomandazioni e sensibilizzazioni: il Commissario, di propria iniziativa o su richiesta delle autorità nazionali, fornisce pareri su progetti di legge e attività specifiche in materia di diritti umani, offrendo inoltre consigli e informazioni al riguardo. Il Commissario può inoltre elaborare delle raccomandazioni generali nell’ambito di uno specifico argomento relativo ai diritti umani, qualora lo ritenga necessario. Infine, il Commissario promuove la sensibilizzazione dei diritti umani negli Stati membri del Consiglio d’Europa, organizzando a questo scopo seminari ed eventi relativi a diverse tematiche sull’argomento, promuovendo un dialogo permanente con i governi, le organizzazioni della società civile e le istituzioni educative.

Promozione delle strutture nazionali per la protezione dei diritti umani: il Commissario collabora con i mediatori nazionali dell’Unione Europea, le istituzioni nazionali per i diritti umani e gli altri organismi incaricati di proteggere i diritti umani. Il Commissario, inoltre, organizza delle tavole rotonde biennali con i mediatori e con le istituzioni nazionali per i diritti umani, sostenendone la creazione laddove non esistano.

L’attuale Commissaria è Dunja Mijatović, eletta nel gennaio 2018 dall’Assemblea Parlamentare. E’ la prima donna a ricoprire questo ruolo e succede a Nils Muižnieks (2012-2018), Thomas Hammarberg (2006-2012) ed Alvaro Gil-Robles (1999-2006).