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L’Italia risponde alle osservazioni e alle raccomandazioni del CPT nel solco della tradizione decennale di collaborazione e dialogo con il Consiglio d’Europa

Il Comitato Europeo per la Prevenzione della tortura e delle pene o trattamenti inumani o degradanti (CPT), istituito dalla Convenzione Europea per la Prevenzione della Tortura e delle Pene o Trattamenti inumani o degradanti del Consiglio d’Europa – ratificata dall’Italia nel 1988 – è un meccanismo di protezione di carattere preventivo, basato su visite agli Stati membri, per verificare le condizioni di trattamento delle persone private della libertà. Dopo ogni visita, il CPT invia un Rapporto allo Stato interessato, contenente i risultati emersi e raccomandazioni, commenti nonché richieste di informazioni, cui lo Stato offre un riscontro puntuale, entrambi resi pubblici su richiesta dello Stato esaminato nel sito web del CPT.

Le Osservazioni nazionali italiane al Rapporto oggi pubblicato dal CPT forniscono riscontri puntuali alle criticità espresse dal Rapporto in esito ai sopralluoghi effettuati, nel quadro della sua sedicesima visita in Italia, nei CPR di Milano, Gradisca, Potenza e Roma dal 2 al 12 aprile 2024 e, allo stesso tempo, mostrano l’evoluzione delle misure nazionali per soddisfare le raccomandazioni espresse, in particolare sul sistema di trattenimento dei migranti nei CPR, e la disponibilità italiana a continuare a lavorare con il CPT su tutti i punti sollevati dal Rapporto. In questo senso, assume particolare rilevanza l’attività del Gruppo di lavoro, istituito con Decreto del 15 febbraio 2024 del Capo Dipartimento per le Libertà Civili e l’Immigrazione del Ministero dell’Interno, incaricato della raccolta dell’analisi dei dati, dei documenti e segnalazioni fornite dalle Prefetture nonché dall’effettuazione di periodiche visite di monitoraggio all’interno dei CPR di Roma, Caltanissetta, Bari, Milano e Macomer tra marzo e settembre 2024.

Nel ribadire pieno sostegno agli obiettivi della Convenzione europea per la prevenzione della tortura e delle pene o trattamenti inumani o degradanti, l’Italia riafferma il proprio impegno a cooperare pienamente con le attività del Comitato, come in occasione dell’incontro a Roma del 29 ottobre 2024 tra il Ministro della Giustizia, Carlo Nordio e il Presidente del CPT, Alan Mitchell, e come riconosciuto dallo stesso Rapporto in merito alla collaborazione stabilita, durante la visita, con le Autorità italiane a tutti i livelli, e al rapido accesso ricevuto a tutti i luoghi di trattenimento.