Questo sito utilizza cookies tecnici (necessari) e analitici.
Proseguendo nella navigazione accetti l'utilizzo dei cookies.

Italia: misure legislative urgenti per rafforzare la risposta penale ai reati ambientali

Il Consiglio d’Europa accoglie con favore le misure legislative urgenti (decreto-legge n. 116) che il Governo italiano che ha adottato, l’8 agosto scorso, per intensificare la lotta contro i gravi reati ambientali, ristabilire la legalità e garantire una maggiore tutela della salute pubblica e dell’ambiente.

Il provvedimento prevede, tra l’altro, l’inasprimento delle sanzioni per l’abbandono illecito di rifiuti e per il traffico illegale, introducendo anche misure come la sospensione delle licenze e l’esclusione dal registro degli operatori ambientali per le imprese non conformi. Entrato in vigore il 9 agosto, il decreto dovrà ora essere convertito in legge dal Parlamento entro 60 giorni.

Questa iniziativa legislativa testimonia l’impegno dell’Italia a rafforzare ulteriormente il proprio sistema di protezione ambientale, in risposta all’attuazione della sentenza pilota Cannavacciuolo e altri. Il caso riguarda il fenomeno sistemico, diffuso da oltre un decennio, dello sversamento, interramento o incenerimento di rifiuti su terreni privati, spesso ad opera della criminalità organizzata, nelle aree della Campania note come Terra dei Fuochi (violazione dell’articolo 2 della Convenzione).