A seguito della morte di Alexei Navalnyy, la Segretaria Generale del Consiglio d’Europa, Marija Marija Pejčinović Burić ha rilasciato la seguente dichiarazione :
“Apprendo con grande sgomento e indignazione la notizia dell’improvviso decesso del noto leader dell’opposizione russa Alexei Navalnyy in un carcere russo. Le autorità russe devono condurre un’indagine immediata e approfondita e rendere i risultati accessibili al pubblico in linea con i loro obblighi internazionali.
Allo stesso tempo, il tragico destino di Navalnyy non può essere considerato separatamente dal calvario di violazioni dei diritti umani che ha subito, compreso un attentato alla sua vita tre anni fa, una serie di casi penali con motivazioni politiche e le ingiuste incarcerazione e detenzione in condizioni inumane e degradanti. Purtroppo, i precedenti appelli del Consiglio d’Europa affinché venisse rilasciato sulla base delle decisioni della Corte europea dei diritti dell’uomo, che la Russia ha l’obbligo di attuare, sono rimasti inascoltati.
Tornando in Russia tre anni fa, Alexei Navalnyy ha audacemente sfidato un sistema non libero e ingiusto basato su repressioni e brutali riduzioni al silenzio degli oppositori. Il suo importante sacrificio non solo ci ricorda severamente la totale inosservanza da parte della Russia dei diritti umani dei suoi stessi cittadini, ma è anche la testimonianza dell’elevato prezzo della difesa dei valori dei diritti umani, della democrazia e dello Stato di diritto.
A nome del Consiglio d’Europa, esprimo sentite condoglianze e solidarietà alla sua famiglia e ai suoi colleghi.”
La Ministra degli Affari esteri, dell’Istruzione e dello Sport del Liechtenstein e Presidente del Comitato dei Ministri, Dominique Hasler, ha rilasciato la seguente dichiarazione:
“Ora che purtroppo la morte di Alexei Navalny è stata confermata, anche io, in qualità di Presidente del Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa, desidero esprimere le più sentite condoglianze alla sua famiglia e ai suoi amici.
Lo scorso dicembre, il Comitato dei Ministri ha nuovamente condannato con forza il fatto che Alexei Navalny fosse ancora in carcere nonostante le decisioni della Corte europea dei diritti dell’uomo e ha esortato le autorità russe a garantirne l’immediato rilascio, chiedendo anche di assicurargli libero accesso a medici indipendenti e visite senza ostacoli da parte dei suoi avvocati. Nonostante questo appello e in violazione dei loro obblighi internazionali, le autorità russe hanno continuato a detenere Navalny. A prescindere dalle circostanze, la responsabilità della sua morte e di molti casi simili accaduti di recente ricade su di loro.
Oggi è un giorno triste per i difensori della libertà, della democrazia e dei diritti umani in Europa, valori ai quali la Federazione russa ha voltato le spalle in modo sempre più palese da quando ha iniziato la guerra di aggressione contro l’Ucraina”.