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Il Presidente Raimondi presenta i risultati delle attività della Corte per il 2016

In occasione della conferenza stampa annuale della Corte europea dei diritti dell’uomo, svoltasi il 26 gennaio 2017, il Presidente Raimondi ha tracciato un bilancio delle attività condotte dalla Corte nel 2016, indicando che è notevolmente aumentato il numero dei casi, dopo il calo registrato nei due anni precedenti.

Il Presidente ha inoltre ricordato l’importanza di un’effettiva applicazione delle disposizioni della Convenzione a livello nazionale, per garantire che il principio di sussidiarietà raggiunga pienamente il suo scopo.Pur riconoscendo la difficile situazione vissuta dalla Turchia, a seguito del drammatico tentativo di colpo di Stato del luglio 2016, egli ha valorizzato l’importanza dei provvedimenti più recenti destinati ad individuare un rimedio interno a cui possono ricorrere le persone oggetto di decisioni adottate durante lo stato di emergenza, sottolineando il ruolo essenziale svolto in tale contesto dal Consiglio d’Europa, che ha saputo mantenere un dialogo costante con le Autorità turche.

Alla fine del 2016, il numero di cause pendenti è stato di 79.750, registrando un aumento del 23% rispetto all’anno precedente, quando risultavano pendenti 64.850 ricorsi.

Nel suo discorso, il Presidente Raimondi ha elogiato l’Italia, quale esempio di Stato virtuoso, in quanto il numero dei casi all’attenzione della Corte è stato dimezzato in due anni e mezzo. Questo grazie alle politiche delle Autorità italiane, in primis in risposta al caso Torreggiani, che riguardava il sovraffollamento carcerario, nonché riguardo alla durata dei processi.