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Conferenza Informale dei Ministri della Giustizia

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Il Ministro della Giustizia, Carlo Nordio, ha partecipato ieri alla Conferenza informale dei Ministri della Giustizia del Consiglio d’Europa.

In una serie di conclusioni adottate da tutti i 46 Stati membri, i ministri del Consiglio d’Europa hanno chiesto di elaborare una dichiarazione politica sulle questioni legate alla migrazione e sulla Convenzione europea dei diritti dell’uomo, nonché una nuova raccomandazione sul traffico di migranti per il 2026.

Nel corso di una conferenza organizzata su iniziativa del Segretario generale Alain Berset, i ministri hanno riaffermato il loro profondo e instancabile impegno nei confronti della Convenzione europea dei diritti dell’uomo e della Corte europea dei diritti dell’uomo, riconoscendo le sfide poste dalla migrazione irregolare e la situazione dei cittadini stranieri giudicati colpevoli di reati gravi.

La Convenzione europea dei diritti dell’uomo è la garanzia ultima dei diritti individuali e delle libertà fondamentali nel nostro continente ed è un pilastro della sicurezza democratica. La strumentalizzazione della migrazione, il traffico di migranti, la tratta di esseri umani e altre attività criminali che minacciano la stabilità e la sicurezza sono sfide reali ed è legittimo affrontarle”, ha dichiarato il Segretario generale Berset. “Abbiamo bisogno di dialogo, cooperazione e soluzioni comuni che consentano agli Stati membri di operare in condizioni di parità nel quadro del Consiglio d’Europa”, ha concluso.

Per portare avanti il dialogo, i partecipanti hanno oggi chiesto al Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa (composto dai ministri degli Affari esteri dei 46 Stati membri dell’Organizzazione) di elaborare un progetto di dichiarazione politica che riaffermi l’obbligo di assicurare, nel contesto di tali sfide, l’effettivo godimento dei diritti e delle libertà garantite dalla Convenzione a ciascuna persona nell’ambito della giurisdizione degli Stati membri. Come specificato dai ministri, il testo dovrebbe inoltre tenere conto della responsabilità fondamentale dei governi di proteggere gli interessi nazionali essenziali, quali la sicurezza e l’incolumità pubblica.

La dichiarazione politica dovrebbe essere adottata nel corso della prossima sessione formale del Comitato dei Ministri a Chisinau (Repubblica di Moldova) a maggio 2026.

I ministri si sono inoltre dichiarati favorevoli all’elaborazione di una nuova raccomandazione volta a prevenire e combattere il traffico di migranti nel pieno rispetto dei diritti umani, nonché al proseguimento degli sforzi tesi ad affrontare le pressanti questioni legate alla migrazione e le relative politiche.

Infine, hanno incoraggiato il Segretario generale ad avviare discussioni a livello internazionale sulle questioni riguardanti la migrazione.

Contesto

Questa conferenza, basata sull’impegno a favore della Convenzione europea dei diritti dell’uomo espresso dai capi di Stato e di governo del Consiglio d’Europa nella Dichiarazione di Reykjavik di maggio 2023, mirava a fornire orientamenti all’Organizzazione per definire i suoi lavori futuri in quest’area a livello politico.

Negli ultimi anni, le questioni legate alla migrazione, tra cui la relazione tra la Convenzione e le misure nazionali di controllo della migrazione, sono diventate oggetto di un intenso dibattito politico in (e tra) molti Stati membri del Consiglio d’Europa.

L’obiettivo dell’evento era inserire queste discussioni nel quadro del Consiglio d’Europa, in aggiunta all’attuale lavoro dell’Organizzazione sul traffico di migranti e ad altre iniziative in quest’area.

 

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